11/05/2016

I forti navali di Francia e Russia

Il Regno Unito non è l’unico paese europeo a vantare fortificazioni marittime: tra le nazioni che hanno roccaforti con una lunga storia, anche secolare, ci sono la Francia e la Russia.

Fort_Boyard

Alla prima appartiene Fort Boyard, forte collocato tra l’Île-d’Aix e l’Île d’Oléron, nello stretto di Pertuis d’Antioche, sulla costa occidentale della Francia.

Iniziato nel 1661, venne completato solo nel 1857. Ha una struttura ovale e una lunghezza di 61 metri, una larghezza di 31 ed un’altezza di ben 20 metri.
Pensato come caserma, è stato usato perlopiù come prigione.

Abbandonato all’inizio del XX Secolo, alla fine degli anni Ottanta è stato restaurato e negli anni Novanta è diventato lo scenario per una trasmissione televisiva di giochi che porta il nome del forte, adattata anche da altri paesi, tra cui l’Italia (dove si chiama “Il grande gioco dell’oca”).

Fort_Alexander

Fort Alexander è invece un forte navale russo situato nel mar Baltico, nel Golfo di Finlandia, vicino a San Pietroburgo e Kronštadt.
Ultimato nel 1845, è stato utilizzato sino al 1917. Il suo scopo era quello di difendere l’accesso via mare e venne impiegato attivamente durante la Guerra di Crimea, anche se non è mai stato luogo di scontri.

A partire dalla fine del XIX secolo è stato utilizzato come polveriera e tra il 1899 e il 1917 ha ospitato laboratori di ricerca batteriologica per sviluppare vaccini contro il colera, il tifo, la scarlattina e altri virus.

Sino agli anni Ottanta la marina russa ha utilizzato Fort Alexander come magazzino e sede per riparazioni navali, ma in seguito è stato sventrato ed abbandonato. Nei decenni seguenti è stato utilizzato abusivamente per rave.
Dal 2005 le autorità russe hanno limitato l’accesso e poi offerto visite turistiche.

Nota: la foto di Fort Boyard è tratta da Wikipedia, dove è stata caricata da Mpkossen con licenza Creative Commons BY-SA-3.0; la foto di Fort Alexander, qui adattata, è di Alex ‘Florstein’ Fedorov (WikiPhotoSpace) ed è su Wikipedia con licenza Creative Commons BY-SA 4.0

Tematiche: news Scritto da Nicola D'Agostino alle 10:12.

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