12/04/2017

La Repubblica Salentina: promozione turistica in odore di secessione

Lo sapevate che una decina d’anni fa il Salento si è dichiarato Repubblica?
No, non c’è stata nessuna scissione politica. Si è solo trattato di una furba operazione di promozione turistica che ha sfruttato un precedente storico poco noto.

Verso la fine del 2007 ai visitatori del sito web www.repubblicasalentina.it si dava il benvenuto in una nuova “Repubblica”, che vendeva anche svariati souvenir, tutti in ceramica, con il logo della neonata entità.

benvenuti-repubblicasalentina-2007

Qualche anno dopo il sito è stato aggiornato, espanso e modificato, giungendo alla versione 3 e la parte sulla Repubblica è stata spostata una pagina apposita in cui si ridimensiona l’intento originario e si afferma che:

Repubblica Salentina è il nuovo volto del Salento, il volto con cui questa terra straordinaria si ri-presenta al resto d’Italia, all’Europa e al mondo intero. Una nuova veste, simpatica, intrigante, coinvolgente e attraente, che punta la sua forza sulla cultura e sulle tradizioni, sul turismo di qualità e sulla varietà e qualità delle produzioni locali.

Repubblica Salentina è una res publica (“cosa di tutti” – per gli antichi, non era altro che l’interesse per il bene della collettività), non ha presidenti o ministri, non ha sottosegretari o portaborse, non è un organo politico né un partito, non ha interessi di colore, ma esclusivamente interessi di sviluppo territoriale, e non ha leggi, se non quelle naturali dell’umanità basate sul rispetto reciproco, sulla libertà di espressione, sulla tolleranza e sulla solidarietà.

All’epoca, però, i curatori effettivamente finsero di voler fare secessione dall’Italia e dichiararsi stato.
In un altro brano sul sito si legge infatti che:

Gli ideatori hanno dato l’annuncio ufficiale alla stampa e al pubblico il 1 gennaio 2007 e la scelta di aver utilizzato un nome così “forte” ha sortito immediatamente l’effetto desiderato. Annunciare che è nata la “Repubblica Salentina” ha sollevato molta curiosità, stupore, interesse, ma anche molto timore e addirittura molto “sdegno”.

Nella prima versione del sito c’era scritto che l’inizativa era basata su un precedente degno di nota:

[…] nei primi del ‘800 il sacerdote e carbonaro Ciro Annicchiarico, insegnante di canto gregoriano, detto “papa Giru” di Grottaglie dichiarò di “sognare una Repubblica Salentina”: «un ordine novello… che avrebbe dovuto stringer le nazioni d’Europa, flagellate dalla discordia e dalla guerra, nei vincoli d’una vasta federazione repubblicana»; e la piccola «repubblica salentina», ch’egli auspicava, sarebbe stato «un anello della grande Repubblica Europea».

Tematiche: micronazioni Scritto da Nicola D'Agostino alle 11:02.

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