09/04/2016
Annunciamo con grande orgoglio e soddisfazione che l’ebook di “Benvenuti a Sealand” è disponibile per il preordine su Amazon.it, per la lettura su Kindle e altri tablet e smartphone e anche su iBooks Store, il negozio online per iPhone, dispositivi e computer di Apple.
04/04/2016
02/04/2016
Bandiere, libri, fumetti, francobolli, foto, video storici: trovate questo e altro ancora nella bacheca di Benvenuti a Sealand su Pinterest!
Segui la bacheca Benvenuti a Sealand su Pinterest.
15/03/2016
Pubblichiamo anche online il testo scritto per i manifesti e le cartoline della prossima mostra “Micronazioni” a Pescara:
Abitereste in un paese che non esiste? Che non è riconosciuto dalla comunità internazionale e neppure figura su carte geografiche o navigatori GPS? Che emette francobolli e monete, fa sventolare bandiere dai colori improbabili, concede la cittadinanza o il passaporto (magari a pagamento), che ha un territorio di dimensioni risibili – una casa, una fattoria o anche lo spazio di una singola stanza – o che è del tutto virtuale, come virtuali sono gli altisonanti titoli di principi, imperatori e altri improbabili governanti di queste terre di fantasia?
Benvenuti nel Quinto Mondo, dove le nazioni hanno nomi come Sealand, Liberland, Hutt River Province, Conch Republic, Principato di Seborga o Isola delle Rose.
Storia, fantasia e utopia. Lotta per la libertà e truffe vere e proprie. Avventurieri d’altri tempi e avventure tecnologiche: dai pirati delle radio offshore degli anni’60 ai pirati digitali del filesharing e dei “data haven” in acque internazionali.
Un mondo alternativo in cui la Città del Vaticano non è affatto lo stato più piccolo di tutti e dove anche voi potrete improvvisarvi sovrani o presidenti!
09/03/2016
Benvenuti a Sealand è lieto di annunciare la mostra…
Micronazioni
UTOPIE DEL NOSTRO TEMPO: DA SEALAND ALL’ISOLA DELLE ROSE
A cura di Nicola Battista e Nicola D’Agostino
Esposizione di “Immagini, testi, documenti e souvenir dal mondo delle micronazioni”.
Dal 9 al 30 aprile a Pescara, presso l’Alviani Artspace dell’Aurum, in Largo Gardone Riviera.
Orario: dal martedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30.
Ingresso gratuito.
Inaugurazione: sabato 9 aprile 2016 alle ore 19, con lettura di estratti dal libro in preparazione sul Principato di Sealand.
Non mancate!
22/04/2014
Dal 1910 al 1970 la British Pathé è stata una fonte importante di notizie. I suoi cinegiornali, proiettati prima nei cinema e poi anche sul piccolo schermo, hanno seguito, diffuso e tramandato fatti di cronaca e società mondiali e in particolare quelli britannici.
In questi giorni l’agenzia video, dopo aver fatto digitalizzare il suo enorme archivio, ha messo su YouTube oltre ottantamila dei suoi cinegiornali. Tra questi c’è un filmato del 1969 che mostra (idilliacamente) la vita sulla piattaforma Roughs Tower dei “reggenti” di Sealand, Roy e Joan Bates e dei loro due figli, Michael e Penny (insieme a qualche amico).
Eccolo di seguito:
Insieme al filmato, però, la Pathé ha diffuso anche una versione originale del girato, che è priva di voce e soprattutto è a colori.
È un documento straordinario, che riportiamo qui di seguito.
Buona visione!
29/08/2013
Dimenticate William & Kate, sposi nell’aprile 2011 con notevole clamore mediatico. Scordatevi anche del “royal baby” George Alexander Louis di Cambridge, venuto al mondo lo scorso 22 luglio.
Per i sealandesi, c’è un solo “royal wedding” e sarà a settembre 2013, come annunciato nel Facebook ufficiale del Principato lo scorso 10 agosto:
“Tra un mese Sealand celebrerà un Royal Wedding tutto suo! Accoglieremo una nuova Principessa in famiglia col matrimonio tra il Principe James e la sua fidanzata Charley.“
Il tutto accompagnato dalla foto che qui riportiamo, con la promessa sposa che mostra l’anello.
Auguri dunque, e chissà che non ci si ritrovi presto anche a parlare di un “Royal Baby” sealandese. E sarebbe la quarta generazione nella surreale vicenda del Principato.
[Immagine tratta da www.facebook.com/PrincipalityOfSealand]
28/01/2011
La Padania è una micronazione?
Il dubbio sorge. Al di là delle idee politiche dei militanti ed elettori della Lega Nord (questa non è certo la sede per discutere di politica italiana) va detto che al concetto di “Padania” sono stati spesso associati comportamenti e iniziative non dissimili da quelli di molte micronazioni.
Una dichiarazione d’indipendenza (oggi dimenticata se non rinnegata), l’adozione di bandiera e inno nazionale e l’emissione di francobolli e monete – nonostante la mancanza di riconoscimenti da parte della comunità internazionale – sono ad esempio elementi assolutamente analoghi a quanto fatto da Sealand o dall’australiana Hutt River Province.
Da qualche anno la nostrana Padania ha un altro elemento importante in comune con il Principato di Sealand.
Entrambe le entità appartengono all’NF-Board: dove NF sta per Nouvelle Fédération o New Federations. Ma se preferite, sta anche per “Non-Fifa“.
Già, perché se siete tibetani, lapponi, curdi e via dicendo, avrete il grave (?) handicap di non avere una propria nazionale ai mondiali di calcio.
Che fare? Ecco il colpo di genio: grazie a NF-Board popoli che aspirano all’indipendenza, territori occupati ma anche nazioni di fantasia che difficilmente otterrebbero un riconoscimento ufficiale, gareggiano per la prestigiosa (?) Coppa VIVA.
La nostrana Padania è affiliata sin dal 2007 in via provvisoria all’NF-Board, e in via definitiva dal 13 dicembre 2008. Continua…
19/06/2010
“Can you repeat that please?” era il titolo di un curioso videoblog, una sorta di notiziario flash condotto da un avatar femminile dalla voce sintetica, della durata di meno di un paio di minuti.
Apparso tra il 2006 e il 2007 su Blip.tv e archiviato anche nel poderoso Internet Archive, nell’episodio del 9 gennaio 2007 dal titolo “Country for Sale…”, il programma della conduttrice virtuale Jenifer Bloom dà la notizia della “vendita” di Sealand, che fece molto scalpore e riportò il Principato ancora una volta all’attenzione dei mezzi di comunicazione.
Il filmato è distribuito con licenza Creative Commons Attribution-Noncommercial 2.0 Generic.
01/01/2010
Alla fine del dicembre 1966 l’ex maggiore dell’esercito britannico Roy Bates insieme al figlio Michael e altri tre uomini prese possesso di Roughs Tower, una ex struttura militare britannica nell’estuario del Tamigi.
Ma l’epoca delle radio pirata stava finendo e Bates – che vi aveva preso parte – di lì a qualche mese avrebbe avuto un’idea folle e ambiziosa al tempo stesso: trasformare la piattaforma nel… Principato di Sealand.
Quarant’anni Cinquant’anni dopo i piloni di cemento di Roughs Tower si ergono ancora nel mare del Nord e il Principato retto dai Bates ha un posto incontestabile nel panorama e nella storia delle micronazioni, alcune delle quali ne hanno seguito l’esempio. Questo sito web sarà la vostra guida, se volete.
Benvenuti a Sealand!